Per la scoppiettante vena di manipolatore del linguaggio, per gli effetti nonsensici e parodici, e la malinconica arguzia, Gino Patroni (1920-1992) è considerato uno dei più grandi epigrammisti del Novecento italiano, accostabile a Toti Scialoja. Possiede il genio del nonsense e del gioco di parole (Arrigo Petacco).
Un giorno Patroni è con Gianni Brera, assistono a una partita di calcio, entrambi sono giornalisti sportivi. A un certo punto Patroni sussurra all’orecchio di Brera: «Orsù!». Brera si aspetta che all’esortazione segua un concetto. Non segue nulla. «Orsù cosa?!» lo incalza Brera. E Patroni: «Una famiglia di orsi recentemente scoperta in Sardegna». Questa antologia, curata da Monica Schettino che firma anche un’approfondita introduzione, ripropone una scelta significativa di epigrammi di Patroni, freschi e pungenti, attraversati da una comicità irriverente. Rileggere oggi Patroni è ancora un esercizio nutriente che trasmette un godimento irresistibile.
Dal nome della prima raccolta di epigrammi di Patroni, Aritmie, prende il nome questa «collana di scritture anomale» che privilegia testi con un respiro comico-surreale, storie bislacche, visionarie, lunatiche.
Rassegna stampa
- Epigrammi. Vera gioia. di Marco Filoni, Scopertine, il Venerdì, la Repubblica
- L’epigramma che ti ribalta un mondo di Gino Ruozzi, Domenica, Il Sole 24 Ore
- L’antologia delle ghigliottine di carta di Linda Meoni, La Nazione
- Gino Patroni e i suoi epigrammi ironici e causistici di Michele Fumagallo, Il Manifesto
- Al caffè con Gino Patroni di Antonio Castronuovo, Gazzetta di Parma
- Il coraggio di vivere negli epigrammi di Gino Patroni di Lorenzo Gafforini, Magma Magazine
- Un omaggio a Gino Patroni: l’antologia “Ed è subito pera e altri epigrammi” di Guseppe Rudisi, Spezia Mirror
- Gli epigrammi più famosi di Gino Patroni finiscono nel libro di Monica Schettino, Città della Spezia
- “Ed è subito pera e altri epigrammi”, Gino Patroni raccontato attraverso le sue stesse parole da Monica Schettino, Gazzetta della Spezia